L'energia meccanica: le leve


L’energia meccanica è quella che riconosciamo quando un corpo si muove per effetto di una forza che ne consente il movimento.
In questo caso si dice che la forza compie un lavoro pari al prodotto della sua intensità per lo spostamento del punto di applicazione

L= Fxs

nell'impatto col piede l'energia cinetica si trasferisce dal calciatore al pallone



L’energia meccanica può essere inoltre intesa come la somma dell’energia potenziale (l’energia posseduta da un copro in quiete) e dell’energia cinetica (l’energia posseduta da un corpo in movimento).

E=K+U

Dove K è l’energia cinetica e U l’energia potenziale.
Siccome sappiamo che l’energia non si crea e non si distrugge, questa equazione ci dice anche che quando la componente cinetica dell’energia meccanica aumenta quella potenziale diminuisce e viceversa.

quando è sul trampolino l'energia cinetica del tuffatore è 0, mentre quella potenziale è massima in quanto è alla massima distanza dall'acqua. Nel tuffo l'energia cinetica progressivamente aumenta mentre quella potenziale si riduce, in questo modo l'energia meccanica non cambia. Nell'impatto con l'acqua l'energia cinetica è massima mentre quella potenziale è a 0.

 In particolare quando un corpo si muove per l’effetto di una forza (detta forza motrice) si dice che è dotato di energia meccanica allo stato cinetico e il suo spostamento viene detto moto e può manifestarsi in diversi modi:

_moto traslatorio: quando per effetto della forza motrice il copro si muove nello spazio (ad esempio il moto di una slitta che scivola sulla neve o di una canoa che avanza lungo un corso d’acqua)

moto traslatorio
_moto rotatorio: quando ile forze motrici innescano un movimento dall’andamento circolare (ad esempio le pale di un ventilatore). Se al moto rotatorio si aggiunge uno spostamento parliamo di moto rototraslatorio (ad esempio le ruote di un’auto che ruotano mentre si spostano lungo la strada).

moto rotatorio (quello del ventilatore!)

le ruote delle moto compiono un moto rototraslatorio, mentre le moto compiono un moto traslatorio

_moto armonico: è il moto di un copro che per effetto della forza motrice subisce un’oscillazione (ad esempio una molla o un pendolo)

moto armonico


in base alla posizione del punto di applicazione della forza motrice rispetto al baricentro del pallone, possiamo imprimere a quest'ultimo diversi effetti che si manifestano nel tipo di moto. 

LE MACCHINE SEMPLICI
Una macchina semplice è una macchina elementare che non può essere scomposta in macchine ancora più elementari.; il suo scopo è quello di amplificare la forza umana permettendo di svolgere lavori non consentiti dal semplice impiego della forza muscolare.

LA LEVA
Un esempio di macchina semplice è la leva: essa è formata da un’asta rigida che può ruotare intorno ad un punto fisso detto fulcro (F).
Il principio di funzionamento della leva consente di sollevare grandi carichi con una forza modesta.

un'esempio di leva in equilibrio

La forza applicata (da una macchina o dall’uomo) è detta forza motrice (FM), la forza da vincere (ad esempio un peso) è detta forza resistente (FR). La distanza tra fulcro e forza resistente è detta braccio resistente (br) La distanza tra fulcro e forza motrice è detta braccio della forza motrice (bm).

Una leva si dice in equilibrio se:

FM x bm = FR x br

Una leva si dice vantaggiosa se la forza applicata richiesta è minore della forza resistente, ovvero se il braccio-resistenza è più corto del braccio-potenza;
FM < FR o br <bm
Una leva si dice svantaggiosa se la forza applicata richiesta è maggiore della forza resistente, ovvero se il braccio-resistenza è più lungo del braccio-potenza
FM > FR o br >bm
Una leva si dice indifferente se la forza applicata richiesta è uguale alla forza resistente, ovvero se il braccio-resistenza è uguale al braccio-potenza
FM=FR o br=bm

CLASSIFICAZIONE DELLE LEVE

Una leva si dice del primo genere se il fulcro si trova tra Forza resistente e Forza motrice (chiave inglese, forbici, tenaglie…). Questo tipo di leva può essere vantaggiosa, svantaggiosa o indifferente a seconda della lunghezza dei bracci

un esempio id leva del primo genere


Una macchina semplice assimilabile a una leva di primo grado è la carrucola.

la carrucola

Si tratta di una ruota (puleggia) che gira intorno a un perno che passa per il suo centro. Sulla ruota è presente una scanalatura (gola) nella quale scorre una fune. La differenza tra una leva ed una carrucola è che in quest'ultimo caso il braccio della forza motrice (p) e della forza resistente (q) è lo stesso (R) dunque la carrucola è una leva indifferente: lo sforzo fatto è uguale al carico da sollevare. Il vantaggio della carrucola, è che nel suo uso, l'operatore assume una posizione più comoda.

analogia tra carrucola e leva del primo genere

Una leva si dice del secondo genere se il la Forza resistente si trova tra il fulcro e la Forza motrice (carriola, schiaccianoci, apribottiglie…). Questo tipo di leva è sempre vantaggioso perché il braccio della forma matrice (bp) è sempre maggiore del braccio resistente (br) quindi per vincere la Forza Resistente possiamo applicare una Forza Motrice minore.


esempio di leva del secondo genere


Una leva si dice del terzo genere se il la Forza motrice si trova tra il fulcro e la Forza resistente (canna da pesca, pinzette…). Questo tipo di leva è sempre svantaggioso perché il braccio resistente (br) è sempre maggiore del braccio della forma matrice (bp) e quindi dobbiamo sempre applicare una Forza Motrice maggiore di quella Resistente, queste leve vengono comunque usate perché permettono di ampliare lo spazio d'azione e fare movimenti più precisi.

esempio di leva del terzo genere

LE LEVE NEL CORPO UMANO
Tutte le volte che nel nostro copro c'è movimento, si produce un sistema di leve aventi come fulcro le articolazioni, come Forza motrice i muscoli collegati alle ossa, e come Forza resistente i pesi da spostare.

leve dei tre generi nel corpo umano: la leva testa-collo (primo genere), la leva piede-gamba (secondo genere), la leva braccio-avambraccio (terzo genere)

Ad esempio le ballerine per sollevarsi sulla mezza punta, usano la leva del piede che ci aiuta a mantenere stabilità: il piede ruota attorno alle dita, appoggiate al suolo (fulcro). Il peso del corpo (Forza resistente o Resistenza) è applicato sulla caviglia, mentre il tricipite surale fornisce la Forza motrice (o Potenza) che rende possibile il movimento.

la leva del piede nella mezza punta

Il piede lavora esattamente come una leva di 2° genere, con il fulcro sulla punta e la potenza nel calcagno, dove si inseriscono i muscoli della gamba. Questa leva è sempre vantaggiosa per cui, con uno sforzo relativamente piccolo riusciamo a sollevare tutto il peso del corpo, che è la resistenza da vincere.