Nel
mondo occidentale siamo abituati a vivere in case che riconducono a poche
tipologie: appartamenti in condominio, ville unifamiliari o villette a schiera.
In realtà nel mondo esistono svariate tipologie di abitazione (soprattutto se
consideriamo le abitazioni tradizionali dagli iglù ai trulli, passando per le
yurta) tutte influenzate dall’area geografica e dalla cultura in cui sono
inserite e se oggi assistiamo ad una generale uniformazione sulla tipologia
dell’appartamento in condominio vi è, d’altro canto, una diffusa rivalutazione
delle tipologie e dei materiali tradizionali secondo i principi della
bioarchitettura.
L'iglù: tipico rifugio di caccia delle popolazioni Inuit |
I trulli di Alberobello (BA) |
L'interno di una Yurta, una tenda tradizionale mongola |
1.L'IMPORTANZA DEL CLIMA E DEI MATERIALI LOCALI
2.I TIPI DI ABITAZIONE PIU' DIFFUSI
3.L'ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI DELL'ABITAZIONE
4.L'ORIENTAMENTO DEGLI AMBIENTI
L’esposizione,
in relazione al clima, condiziona anche la disposizione degli ambienti. \
L’IMPORTANZA
DEL CLIMA E DEI MATERIALI LOCALI
Se ci
rechiamo in montagna ci rendiamo conto che il tipo di abitazioni cambia
notevolmente risetto a quello delle città: piccole case in pietra e legno, con
muri spessi, finestre piccole e tetti a falde. Lo stesso vale se ci rechiamo in
una località costiera dove le case sono spesso intonacate di bianco, con tetti
piani e ampi terrazzi coperti. Queste differenze non sono casuali, ma dipendono
dal clima della regione, dalla disponibilità di materiali da costruzione e
permettono di ottimizzare le condizioni ambientali interne con un notevole
risparmio in termini energetici
Oggi,
invece, molte località del pianeta, anche molto distanti tra loto, hanno
edifici identici che non tengono conto delle differenze climatiche (con
notevoli costi in termini di riscaldamento e condizionamento) e che creano
città molto simili sia per quanto riguarda gli edifici che gli stili di vita
degli abitanti.
I TIPI DI ABITAZIONE PIÙ DIFFUSI
Dal
punto di vista tipologico le abitazioni possono essere suddivise in tre grandi
famiglie:
Unifamiliari,
quando ospitano un unico nucleo familiare
Plurifamiliari,
quando ospitano più nuclei familiari ognuno dei quali vive in un’unità
abitativa indipendente
Collettive,
quando ospitano più nuclei familiari che condividono gli spazi comuni come le
cucine, i servizi, le lavanderie…
LA CASA
ISOLATA
Appartiene
alla classe tipologica delle residenze unifamiliari. Definita anche villa, o
villino, è composta da un alloggio. Di solito organizzato su due piani, posto
all’interno di un lotto edificabile dove vi sono diversi spai di pertinenza
come giardini o piscine.
LA CASA
BINATA o DUPLEX
Appartiene
alla classe tipologica delle residenze unifamiliari. E’ costituita da due
alloggi, nettamente indipendenti, spesso simmetrici e che compongono un unico
edificio.
LA CASA
A SCHIERA
Appartiene
alla classe tipologica delle residenze unifamiliari. È un costituito da tre o
più alloggi accostati l’uno all’altro, ma ciascuno con un proprio accesso e con
pertinenze indipendenti. Generlamente è sviluppato su 2 o 3 piani.
LA CASA
IN LINEA
Appartiene
alla classe tipologica delle residenze plurifamiliari. Gli edifici, organizzati
su due o tre piani, in genere con 2 o 3 alloggi, si alternano alle scale e agli
ascensori che distribuiscono ai diversi livelli. Le pertinenze sono comuni a
tutti gli alloggi.
LA CASA
A TORRE (o PALAZZINA)
Appartiene
alla classe tipologica delle residenze plurifamiliari. È costituita da alloggi,
generalmente con affacci su più fronti, distribuiti su 2 o più piani collegati
fra loro da una scala comune, anche con ascensore. Sono classificati a torre
anche edifici di soli 2 piani, purché isolati e aperti su tutti i lati. Se i
piani sono più di 10 si parla di grattacielo.
LA CASA
ALBERGO (o RESIDENCE)
Appartiene
alla classe tipologica delle residenze collettive. Soddisfa le esigenze di chi,
per periodi più o meno lunghi, decide di vivere in una residenza
personalizzata, ma usufruendo di strutture di servizio collettive. È costituita
da mini-appartamenti (monocamera o bicamere) e da servizi collettivi vari
(collegamenti, ristoranti, spazi verdi, lavanderia, autorimesse…)
RESIDENZA
UNIVERSITARIA
Appartiene
alla classe tipologica delle residenze collettive. Soddisfa le esigenze degli
studenti fuori sede di avere, con costi minimi, una abitazione in cui sia
garantita la privacy e la personalizzazione. In genere i mini alloggi sono
abitati da due, massimo tre studenti. E’ completata da diverse strutture di
servizio collettive.
RESIDENZE
PROVVISORIE
Trattasi
di insediamenti nati per sopperire a situazioni di emergenza, per esigenze
particolari e comunque temporanee. Si pensi ai Container che accolgono gli
sfollati di eventi catastrofici, ma anche ai camping costituti da Camper e
Roulotte o alle abitazioni temporanei nei cantieri edilizi.
L’ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI DELL’ABITAZIONE
Una
progettazione attenta della distribuzione interna di un’abitazione è molto
importante perché consente un ottimale uso degli spazi e, di conseguenza, un
ambiente gradevole e funzionale.
A
seconda del tipo di abitazione (appartamento, casa indipendente, casa su uno o
più piani…) l’organizzazione degli spazi sarà molto diversa. Oggi gli alloggi
tendono ad avere una superficie ridotta rispetto al passato e si tende a
sfruttarla in maniera più funzionale eliminando gli spazi di distribuzione
(corridoi e disimpegni) a favore di spazi aperti più luminosi e vivibili.
Nelle
abitazioni moderne è inoltre molto evidente la separazione tra zona giorno
(cucina, soggiorno, sala da pranzo, studio…) e zona notte (camere da letto)
divise da piccoli disimpegni. I bagni sono spesso centrali in modo da poter
servire entrambe le aree.
pianta di un appartamento dove è chiaro l'uso di uno spazio continuo cucina-pranzo-soggiorno e la suddivisione in zona giorno (a sinistra) e zona notte (a destra) |
ricostruzione 3d di un appartamento dove è evidente la separazione in zona giorno e zona notte |
Questi
spazi, per legge, al fine di garantire condizioni vitali idonee, sia per
mobilità, sia per areazione che per illuminazione, debbono rispettare
determinate misure minime al di sotto delle quali non può essere garantita la
piena funzionalità.
Locale
|
Superficie minima
|
Altezza
|
Soggiorno
|
14,00 mq
|
> 2,70 m
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Cucina – Pranzo
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9,00 mq
|
> 2,70 m
|
Cucina sola cottura
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5,00 mq
|
> 2,70 m
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Camera ad un letto
|
9,00 mq
|
> 2,70 m
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Camera a due letti
|
14,00 mq
|
> 2,70 m
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Studio
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7,00 mq
|
> 2,70 m
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Primo servizio
igienico
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4,00 mq
|
> 2,70 m
|
Ulteriori servizi
igienici
|
1,50 mq
|
> 2,40 m
|
L’ORIENTAMENTO DEGLI AMBIENTI
L’orientamento
più vantaggioso è quello verso sud. Le finestre esposte a sud possono ricevere
sole durante tutto il giorno; in inverno, la posizione del sole è bassa e i
raggi del solo arrivano quasi perpendicolarmente ottenendo il massimo
dell’illuminazione, mentre in estate, quando la posizione del sole è alta, la
facciata riceve poca illuminazione diretta e le finestre sono più facilmente
ombreggiabili grazie a schermature orizzontali fisse (aggetti, balconi,
gronde). L’ombreggiamento delle finestre previene i surriscaldamenti e riduce
così la necessità di raffrescare artificialmente gli ambienti contribuendo al
risparmio energetico.
gli effetti delle diverse esposizioni: Nord esposizione minima, Sud luce e calore durante il giorno, Est luce e calore nelle prime ore del giorno, Ovest luce e caldo intenso nel tardo pomeriggio |
Le
facciate esposte ad Est e Ovest pongono maggiori problemi; esse ricevono luce
quando la posizione del sole è bassa (mattina, pomeriggio), le finestre
orientate sono meno facilmente ombreggiabili e spesso gli ambienti si
surriscaldano. Queste finestre necessitano schermature mobili, adattabili alla
variazione della posizione del sole. Le finestre esposte a nord ricevono
radiazione diretta solo in alcune giornate d’estate e, di solito, non hanno
bisogno di schermature.
Per
quanto riguarda l’esposizione particolare attenzione la meritano anche le falde
di tetto esposte verso Sud. Queste ricevono il massimo di radiazione solare in
estate, quando i raggi del sole arrivano quasi perpendicolarmente. Questo fatto
può comportare un surriscaldamento del tetto e degli ambienti sotto lo stesso
come le mansarde. Le falde esposte a Sud sono però ideali per installarvi pannelli
solari e pannelli fotovoltaici.
le migliori destinazioni degli ambienti in funzione dell'esposizione |