L'INVOLUCRO EDILIZIO E I SUOI COMPONENTI
L’edifico è una struttura destinata all’abitazione (edifici
residenziali) o ad ospitare le attività dell’uomo (edifici industriali,
commerciali, agricoli…). Esso è costituito da una scatola detta “involucro
edilizio”, la cui funzione è di separare l’interno dall’esterno garantendo
condizioni ottimali per chi soggiorna all’interno e per le attività che dovrà
svolgere. L’involucro edilizio è, a sua volta, composto da differenti elementi
disposti verticalmente (muri) o orizzontalmente (solai) e che possono essere
sia opachi che trasparenti (finestre, porte, lucernai, ecc).
l'involucro edilizio |
Ne risulta che, la scatola edilizia (involucro) può essere
scomposta in elementi funzionalmente e morfologicamente diversi:
STRUTTURE
CHIUSURE ESTERNE
PARTIZIONI INTERNE
DISTRIBUTORI (esterni e interni)
gli elementi dell'involucro edilizio |
Le STRUTTURE, come abbiamo già visto, rappresentano gli elementi
portanti dell’edificio e possono essere:
STRUTTURE ORIZZONTALI (solai, travi, travature, ecc.)
STRUTTURE VERTICALI (pilastri, colonne, ecc.)
STRUTTURE DI FONDAZIONE (continue e discontinue).
Le CHIUSURE ESTERNE sono gli elementi che separano lo spazio lo
spazio interno dell’edificio e quello esterno. Questi elementi garantiscono all’interno
dell’edificio condizioni climatiche e ambientali ideali per vivere e lavorare e
possono essere, a seconda della loro collocazione, VERTICALI, ORIZZONTALI (inferiori o superiori) O INCLINATE
(tetti)
Le CHIUSURE VERTICALI costituiscono l’elemento verticale di
separazione dell’edificio dall’esterno. Possono essere portanti, come negli
edifici in muratura dove assolvono oltre alla funzione di separazione anche
alla funzione di struttura, mentre si definiscono portate se svolgono solo funzioni
di separazione. Le chiusure orizzontali possono essere opache (come i tamponamenti
o i muri) o trasparenti (come le porte e le finestre). Oltre alla protezione dall’ambiente esterno le chiusure verticali
esterne devono assicurare sufficienti caratteristiche di inalterabilità,
resistenza agli agenti atmosferici e resistenza gli urti.
Le CHIUSURE ORIZZONTALI, dette anche solai, possono essere
chiusure orizzontali superiori, come i solai delle terrazze, o chiusure
orizzontali inferiori: come i solai che realizzano la separazione dell’edificio
dal terreno garantendo un adeguato isolamento dall’umidità.
Le CHIUSURE INCLINATE sono rappresentate dai tetti a falde
inclinate e rappresentano la chiusura superiore dell’edificio al posto di
quelle orizzontali. Possono essere anch’esse opache ricoperte di tegole o
trasparenti come abbaini o lucernai.
Le PARTIZIONI INTERNE sono tutti quegli elementi che consentono
la suddivisione dello spazio interno di un edificio in più spazi funzionalmente
diversi. Sono, quindi, elementi che hanno il compito di separare in stanze
(orizzontalmente) e piani (verticalmente) lo spazio interno dell’edificio.
Proprio per questo si differenziano in VERTICALI e ORIZZONTALI.
Le PARTIZIONI VERTICALI INTERNE consentono la suddivisione dello
spazio interno dell’edificio mediante elementi portanti o portati (tramezzi)
che non devono svolgere i compiti di protezione delle chiusure verticali
esterne ma garantire esclusivamente l’isolamento acustico tra vano e vano e la migliore
fruibilità degli ambienti. Sono partizioni verticali interne anche le porte di
separazione tra i vani. Le PARTIZIONI ORIZZONTALI INTERNE, come i soppalchi, interessano
solo una porzione di vano, ma si considerano come solai e determinano, quindi,
un ulteriore piano.
I DISTRIBUTORI, in edilizia, sono quegli elementi che consentono lo spostamento e la distribuzione di persone e oggetti
all’interno degli spazi dell’edificio. Essendo lo spazio diviso sia
verticalmente (piani) che orizzontalmente (partizioni), i distributori dovranno
essere sia ORIZZONTALI sia VERTICALI.
I DISTRIBUTORI ORIZZONTALI sono spazi, solitamente più lunghi
che larghi, che consentono il passaggio da una parte all’altra e sono presenti
praticamente in tutti gli edifici. Possono essere interni o esterni all’edificio.
Nel primo caso coincidono con i corridoi, mentre nel secondo caso prendono il
nome di ballatoi e consistono in un passaggio accostato a una parete di un
edificio, con una ringhiera, un parapetto o una balaustra di protezione.
esempio di distributore orizzontale esterno |
I DISTRIBUTORI VERTICALI sono tutti quegli elementi che
consentono il collegamento tra differenti piani di un edificio, ad esempio le
scale, gli ascensori, i montacarichi, ecc.
La scala è formata da un insieme di strutture orizzontali
posizionate a quote differenti chiamate gradini. La parte orizzontale del
gradino è chiamata pedata, mentre la parte verticale tra due elementi
successivi è chiamata alzata. Un insieme di gradini compone una rampa, mentre
la rampa stessa collega tra di loro due pianerottoli. I pianerottoli possono
essere di arrivo o di partenza se permettono lo smistamento verso altre zone
dell’edificio oppure di riposo se servono solo a collegare più rampe. L’interpiano
è la differenza di quota tra due pianerottoli di arrivo.
componenti delle scale |
Esploriamo ora l'involucro edilizio di un noto edificio della storia dell'achitettura La ville Savoye
COME SI COSTRUISCE UN EDIFICIO
Prima di iniziare qualsiasi costruzione bisogna fare un progetto.
Il progetto viene redatto da un professionista (architetto, ingegnere o
geometra) e tiene conto sia della volontà del committente, sia delle varie
norme imposte dalla legge.
Il progetto non comprende solo l’aspetto dell’edificio o della
divisione dei suoi spazi, ma tiene conto di tutti i fattori che possono
influenzarne la costruzione come il tipo di terreno su cui deve essere
costruito, il clima e l’esposizione al sole.
Dagli schizzi con le prime idee si passa al progetto preliminare
che dà indicazioni sulla collocazione dell’edificio nel territorio e
sull’organizzazione dei suoi spazi interni, spesso oltre ai disegni realizzati
con il metodo delle proiezioni ortogonali (piante e prospetti) vengono
realizzate anche delle viste tridimensionali (assonometrie o prospettive) o dei
plastici.
disegni di progetto - prospetto |
disegni di progetto - sezione |
disegni di progetto - vista tridimensionale |
Dal progetto preliminare si passa al progetto definitivo, con il
quale si entra nel dettaglio dei materiali da utilizzare e dell’organizzazione degli
impianti dell’edificio e si progettano le strutture. Infine si passa al
progetto esecutivo che comprende una progettazione molto dettagliata di tutto
l’edificio per la sua effettiva realizzazione.
La documentazione di progetto deve poi essere presentata al
Comune per ottenere il permesso di costruire, solo a questo punto si può dare
inizio ai lavori di costruzione.
Quando si iniziano i lavori si apre un cantiere, cioè l’area
destinata alla costruzione dell’edificio dovrà essere delimitata. Poi si procede
alla preparazione del terreno con delle ruspe. Le pareti dello scavo ottenuto
verranno ricoperte da calcestruzzo armato, poi verrà costruita un’altra parete
parallela alla prima che corrisponde alle pareti esterne del piano interrato.
Lo spazio fra le due pareti è detto intercapedine e serve per
areare la cantina.
il cantiere: lo scavo con le fondazioni e l'intercapedine |
Successivamente viene steso sul terreno uno strato di ghiaia,
poi uno strato di cemento che sommerge le fondazioni fino all’attacco con i
pilastri. Questo strato sarà il pavimento del piano interrato.
i diversi tipi di fondazione |
La costruzione del telaio avviene per piani partendo,
ovviamente, da quello più basso.
La costruzione dei distributori verticali (scale e vani
ascensore) avviene allo stesso modo.
il cantiere: realizzazione del telaio |
Una volta completato il telaio si passa alla realizzazione delle
pareti di tamponamento (le chiusure verticali esterne) e delle pareti divisorie
(le partizioni interne). Ovviamente le prime avranno uno spessore maggiore
rispetto alle divisorie e conterranno al loro interno anche del materiale
isolante. In questa fase vengono installati nei muri le tubature e i cavi necessari
agli impianti.
Una volta ultimate le murature e la messa in opera degli
impianti si procede alle opere di finitura: le pavimentazioni, gli intonaci,
tinteggiatura, la posa in opera di porte e finestre, dei termosifoni e degli
apparecchi sanitari.
il cantiere: completato il telaio e i distributori verticali (scale) si passa alle opere di chiusura e alle partizioni |
LA COSTRUZIONE IN ZONA SISMICA
Nelle zone soggette a terremoti le strutture portanti devono
essere costruite con particolari accorgimenti, senza i quali, a causa delle
deformazioni dovute al sisma, andrebbero incontro a danni irreparabili.
Innanzitutto è fondamentale la scelta della fondazione: per le
strutture antisismiche si adottano fondazioni continue, come quelle a trave
rovescia, in grado di collegare tutti gli elementi del telaio. Altrettanto
importante è la maggiore profondità dello scavo del piano di posa delle
fondazioni.
Negli ultimi anni si è pi sviluppato un nuovo approccio detto isolamento sismico: esso prevede che gli edifici siano distaccati dal terreno
grazie ad appositi isolatori sismici il cui scopo è quello di consentire
all’edificio di scorrere orizzontalmente rispetto al terreno, in modo tale che
i movimenti trasmessi dal terremoto siano assorbiti il meno possibile.
Tutti questi accorgimenti hanno lo scopo di rendere più
resistenti le strutture portanti in modo da garantire la sopravvivenza degli
abitanti; essi, tuttavia, non garantiscono l’assenza i danni alle strutture. DI seguito un breve video che mostra come funzionano gli isolanti sismici in caso di terremoto.
le strutture antisismiche: dissipatori e isolanti sismici |