APPROFONDIMENTI: internet e il web





Internet (contrazione della locuzione inglese interconnected networks, ovvero reti interconnesse) è una rete mondiale di computer ad accesso pubblico che rappresenta, attualmente, il principale mezzo di comunicazione di massa, offrendo agli utenti una vasta serie di contenuti potenzialmente informativi e servizi. L’avvento e la diffusione di Internet e dei suoi servizi hanno rappresentato, infatti, una vera e propria rivoluzione tecnologica e socio-culturale dagli inizi degli anni novanta (assieme ad altre invenzioni quali i telefoni cellulari e il GPS) nonché uno dei motori dello sviluppo economico mondiale nell’ambito dell’Information and Communication Technology (ICT).

la rete di cavi sottomarini che collega i serve di internet in giro per il mondo
L’interconnessione globale tra reti informatiche di natura ed estensione diversa è resa possibile da protocolli, un insieme di regole unificate che sono identiche in ogni patrte del mondo e che permette di gestire la trasmissione dei dati lungo la rete e utilizzare determinati servizi. Il protocollo TCP/IP è quello che gestisce la formazione dei “pacchetti di dati” (le sequenza di bit) da inviare lungo la rete all'indirizzo IP dei singoli terminali. Altri importanti protocolli che consentono l'utilizzo dei vari servizi Internet sono i protocolli SMTP e POP3 per la posta elettronica, il protocollo FTP (file transfer protocol) per il trasferimento file ed i protocolli http:// e https:// per l’accesso e la navigazione del World Wide Web (WWW)

INTERNET E IL WEB

La maggior parte delle persone commette l’errore di confondere Internet con il WEB
Internet, come abbiamo già detto, è una rete di alcune centinaia di milioni di computer, connessi tra di loro attraverso mezzi fisici (cavi e collegamenti via radio), che possono comunicare tra loro e scambiare dati. Internet offre i più svariati servizi, i principali dei quali sono il World Wide Web e la posta elettronica, ed è utilizzata per le comunicazioni più disparate: private e pubbliche, lavorative e ricreative, scientifiche e commerciali. I suoi utenti, in costante crescita, sono passati dagli 1,5 miliardi di utenti connessi del 2008 ai circa 4 miliardi del 2018 con più di metà della popolazione mondiale on-line.


L’origine di Internet risale agli anni sessanta, su iniziativa degli Stati Uniti, che durante la guerra fredda misero a punto un nuovo sistema di difesa e di controspionaggio. La prima pubblicazione scientifica in cui si teorizza una rete di computer mondiale ad accesso pubblico è dell'agosto 1962, ma prima che tutto ciò cominci a diventare una realtà pubblica occorrerà attendere il 1991 quando il governo degli Stati Uniti d’America emanerà la High performance computing act, la legge con cui per la prima volta viene prevista la possibilità di ampliare, ad opera di privati e con finalità commerciali, una rete Internet fino a quel momento di proprietà statale e destinata al mondo scientifico.
Nel video che segue potrete seguire la storia di Internet riassunta in 3 minuti



Se prima del 1995 Internet era dunque relegata ad essere una rete dedicata alle comunicazioni all’interno della comunità scientifica e tra le associazioni governative e amministrative, dopo tale anno si assiste alla diffusione costante di accessi alla rete da parte di computer di utenti privati fino al boom degli anni 2000 con centinaia di milioni di computer connessi in rete grazie alla diffusione dei Personal Computer, all’aumento dei contenuti e servizi offerti dal Web nonché a maggiori velocità di trasferimento dati passando dalle connessioni ISDN e V.90 alle attuali e ben note connessioni a banda larga tramite sistemi DSL.
Questo per quanto riguarda la situazione di diffusione di Internet nel mondo occidentale: nel secondo e terzo mondo il tasso di diffusione è ovviamente inferiore, ma in continua crescita grazie al progressivo riammodernamento delle infrastrutture di reti di telecomunicazioni presenti.

gli utenti di internet ogni 100 abitanti dimostrano l'esistenza di un evidente ritardo tecnologico relativo all'Africa e al Medio ed Estremo Oriente (spesso legato alla censura governativa)

INTERNET OGGI

Il Web (World Wide Web) è uno spazio digitale accessibile grazie alla rete Internet (dalla quale però è indipendente) nel quale sono pubblicate pagine ricche di contenuti multimediali (testo, audio, video, immagini, etc.) e ipertestuali collegati tra loro per mezzo di link; l'accesso al web è possibile utilizzando un programma, il browser, che interpreta il linguaggio html (Hyper Text Mark-up Language) in cui sono scritte le pagine.
In realtà oggi Internet, Web, World Wide Web e WWW sono praticamente sinonimi, tanto è vero che i browsers più diffusi permettono il raggiungimento il sito di sito destinazione anche senza digitare il protocollo (http://) e del prefisso (www.).

Ma il web non è stato sempre come lo conosciamo ora in quanto il progresso delle tecnologie di connessione e la nascita delle connessioni veloci a banda asimmetrica (ADSL) ha permesso al web di offrire contenuti e servizi sempre maggiori.

Il web ha conosciuto finora due fasi:
Il web statico o web 1.0
Il web dinamico o web 2.0

Il web statico era un insieme di pagine che l'utente poteva consultare ma con le quali non poteva interagire, vale a dire che non poteva postare contenuti (es. commenti) né files propri. La pubblicazione di contenuti sul web dipendeva dalla conoscenza di difficili linguaggi di programmazione e la fruizione da parte degli utenti era di tipo passivo. Dagli anni novanta in poi, c’è stato un forte cambiamento dell’immagine del Web da parte dei fruitori. Gli utenti hanno finalmente iniziato a vivere il web e non solo a consultarlo come una grande enciclopedia universale.
Nel 2003 si rende ufficiale il passaggio al web 2.0: gli utenti, infatti, hanno la possibilità di diventare dei generatori di contenuti in modo semplice (prima con i Blog poi con i Social Network) e, soprattutto, possono interagire direttamente con le aziende e creare insieme a loro, proponendo idee e nuove soluzioni, senza dover passare attraverso la comunicazione telefonica o via email.

Oggi stiamo assistendo ad un nuovo stadio evolutivo di Internet verso il Web 3.0 che non sarà più un semplice contenitore di parole, immagini e filmati, ma un contenitore di concetti e conoscenze dotato di strumenti in grado di cercare con precisione, mettere in relazione, capire automaticamente il significato dei contenuti e di ragionare su di esso, estraendone informazioni. In pratica, un Web in cui le macchine non solo leggono, ma interpretano adattando i contenuti a chi li sta cercando.

IL WEB E' UN MEZZO DI COMUNICAZIONE

Se per comunicazione si intende il trasferimento di informazioni da un mittente ad un destinatario, il web è sicuramente uno strumento utilizzabile a questo scopo e che coinvolge circa quattro miliardi di persone in tutto il mondo: un mezzo di comunicazione di massa (mass media)

A seconda del rapporto che si crea tra mittente e destinatario del messaggio, i media possono essere distinti in:
Media unidirezionali o verticali
Media orizzontali o bidirezionali
Media circolari o reticolari

I media verticali sono quelli in cui il mittente è unico, i destinatari sono tanti e la comunicazione è unidirezionale, cioè dal mittente al destinatario e non è possibile, in linea di massima, nessuna inversione di ruolo. La stampa, la radio, la televisione, il cinema, sono tutti media di tipo verticale o unidirezionale rispetto ai quali noi possiamo solo assistere e ricevere informazioni, senza che le nostre reazioni siano note al mittente.
I media orizzontali sono quelli in cui ci sono innumerevoli destinatari e mittenti che possono scambiarsi di ruolo; la telefonia è un media di tipo orizzontale o bidirezionale nel quale ciascuno di noi, quando parla al telefono, alternativamente trasmette e riceve informazioni.

Schema di comunicazione verticale (a sinistra) e orizzontale (destra)

I media reticolari sono quelli in cui ci sono innumerevoli destinatari e mittenti che possono scambiarsi di ruolo e che, a differenza dei media orizzontali, possono scegliere di condividere informazioni in un rapporto “uno a uno”, ad esempio in una chat o in un rapporto di “uno a molti” postando un contenuto sul proprio profilo social e mettendolo a disposizione di tutti gli utenti i quali, a loro volta, possono interagire con questo contenuto commentandolo. Come avrete capito Internet è un media di tipo circolare o reticolare.
schema di comunicazione reticolare

Internet e il web hanno infatti reso possibile una reale interazione collettiva, in cui chiunque può essere sia emittente di informazioni che semplice utente o destinatario, dal punto di vista della comunicazione, si tratta di rivoluzione, ma  come sempre accade c'è il rovescio della medaglia.

Poniamoci le seguenti domande:
Chi carica contenuti sul web?
Oggi, con il web 2.0, chiunque sia provvisto di una connessione. Anche voi stessi lo fate in continuazione sui canali social.
Chi controlla che le informazioni caricate in rete siano autentiche?
Allo stato attuale, se non in rari casi, nessuno.
Il web può contenere informazioni false?
Sì, e gli esempi in tal senso non mancano ponendo all’attenzione di tutti il problema delle fake news e delle cosiddette bufale. La grande facilità con la quale è possibile creare e condividere contenuti è insieme la più grande potenzialità e la più grande debolezza del web. In rete può finire (e infatti ci finisce) di tutto, sta quindi a noi imparare a filtrare le informazioni e verificarne l'attendibilità.
Come ogni mezzo, il web in sé non è né buono né cattivo (come non lo è la tecnologia) è l'uso che ne facciamo che può essere utile o dannoso.

Il web, però, non ha cambiato solo il modo di trasmettere informazioni, ma anche il modo in cui ci relazioniamo con le altre persone; in qualche caso, con effetti non proprio positivi.


Relazionarsi con gli altri tramite il web può esporci ai seguenti fenomeni:

Troll:

soggetti che interagiscono con gli altri tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso o del tutto errati, con il solo obiettivo di disturbare la comunicazione e irritare i partecipanti alla conversazione;

Haters: coloro che esprimono e diffondono odio nei confronti di altre persone (della loro etnia, del loro credo politico, della loro religione, del loro orientamento sessuale…) per mezzo delle reti social.
Flaming: lo scambio di messaggi volutamente ostili, violenti e volgari verso un gruppo o un soggetto specifico allo scopo di scatenare una rissa virtuale

Cyberbullismo:

tutte le azioni aggressive e intenzionali, eseguite in maniera continuata attraverso strumenti elettronici (sms, mms, foto, video clip, e-mail, chat rooms, istant messaging, siti web, chiamate telefoniche), da una persona singola o da un gruppo, con l’obiettivo di danneggiare e creare disagio ad un coetaneo che non può facilmente difendersi,

Cyberstalking:


messaggi scortesi, offensivi, insultanti, disturbanti, che vengono inviati ripetutamente nel tempo, attraverso E-mail, SMS, MMS, telefonate sgradite o talvolta mute al punto che la vittima inizia a temere per la propria sicurezza fisica. In alcuni casi i messaggi possono contenere la minaccia id rivelare informazioni personali.

Trickery:


quando un soggetto sollecita con l’inganno (trickery), la condivisione di segreti o informazioni imbarazzanti da parte di un’altra persona per poi diffonderli ad altri utenti della rete, o minacciarlo di farlo se non vengono esaudite le sue richieste.

Infine l’'uso del web può cambiare la percezione delle relazionisociali, fino a diventare, nei casi più gravi, una malattia denominata IAD: Internet Addiction Disorder (Disturbo da dipendenza dalla rete) che si manifesta quando la maggior parte del tempo e delle energie di una persona vengono spesi nell’utilizzo della rete (gioco on-line, relazioni virtuali, sesso virtuale…) creando, in tal modo, situazioni critiche nella sfera relazionale (difficoltà ad interagire con le altre persone dal vero), scolastica (calo dell’attenzione del rendimento), familiare e affettiva.


La dipendenza dalla rete telematica si possono sviluppare al punto da presentare fenomeni analoghi alle dipendenze da sostanze, con comparsa di assuefazione e la necessità di tempi sempre maggiori di esposizione.